eBook vs Libro

Oggi mi sono imbattuto in questo articolo su Scrittevolmente, un sito principalmente di recensioni letterarie, nato in risposta a questo articolo di Il fatto quotidiano.
Si parla principalmente della lotta tra eBook e libri cartacei e di tutti i vari stereotipi associati. Per quel che mi riguarda la realtà sta un po’ nel mezzo: condivido le paure espresse sul fatto quotidiano ma non le sue demonizzazioni, come d’altro canto capisco l’entusiasmo riportato su scrittevolmente nonostante non lo trovi così reale.

Riporto quindi qui di seguito il mio commento lasciato su scrittevolmente, consigliando comunque la lettura dei due articoli.

Ciao, sono nuovo di questo sito, ma scrivo giusto per esprimere la mia esperienza visto che non mi trovo in pieno accordo con nessuna delle due visioni.
Sono un lettore da poco convertito al digitale. Da un lato ammetto, mi considero un feticista della carta: avere una fila di libri su uno scaffale per me è molto bello, le coste uguali della stessa serie, riordinarli di tanto in tanto e cogliere l’occasione per una sfogliata veloce alla ricerca dei punti che mi avevano colpito di più è una esperienza d’uso che con il mio kindle non ho ancora trovato. Dall’altro ammetto la comodità degli ebook: poco peso, segnalibri automatici, note illimitate (scrivere a margine di un libro cartaceo l’ho sempre considerato irrispettoso).
Però in questa migrazione sono spaventato da un po’ di cose: innanzitutto la presenza ossessiva di drm e l’assenza di concorrenza: prima della famigerata legge che impone uno sconto applicabile massimo sui libri, io potevo cercare l’offerta migliore nelle librerie (fisiche o online) e comunque ancora adesso bazzico spesso i mercatini dell’usato alla ricerca di qualche libro che mi ispiri al costo di massimo due euro. Con gli ebook tutto questo è morto: non esiste un mercato dei libri digitali usati: quanto potrebbero costare di meno? come si sono rovinati durante la lettura? in che aspetto della legislazione ricadrebbe un tale mercato? I prezzi sono tremendamente allineati e la presenza di troppi diversi drm rende il tutto più difficile, come leggo sul mio kindle un libro comprato su ibs? quanto è facile/legale scardinare una protezione a questo scopo?
Inoltre trovo assurdo il costo. Partendo dalla tua osservazione di differenziare tra il formato ed il supporto, quando compro un libro cartaceo compro anche il supporto che ha determinati vantaggi (posso esporlo in libreria, posso prestarlo ad un amico senza preoccuparmi di drm, ecc…) ma sopratutto determinati costi di gestione (stampa, trasporto, stoccaggio, ecc…) con i libri digitali i vantaggi cambiano ed i costi diminuiscono sicuramente molto di più di quei due miseri euro di differenza sulla vendita.
Ci fosse veramente il rischio “di comprare di più proprio perché un libro costa meno di un euro” sarei ben felice di passare in toto agli ebook, purtroppo non è (ancora?) così.

Concludendo questo mio (forse troppo) lungo commento, mi considero molte cose ma di sicuro non un luddista. In questo passaggio vedo vantaggi ma anche tanti punti oscuri e la maggior parte di questi punti oscuri dovranno essere diretti dal mercato: se gli utenti saranno abbastanza forti e compatti da chiedere l’abolizione dei drm (o quantomeno la standardizzazione su un formato che non crei più problemi di quelli che risolve), se si riuscirà ad ottenere una riforma del diritto d’autore, se le case editrici riusciranno a non fare cartello garantendo prezzi veramente concorrenziali; ben venga il libro digitale, altrimenti mi terrò ben stretti quelli cartacei che ho sottomano.

Riassumendo in due righe il mio pensiero: il libro digitale rappresenta vantaggi e svantaggi rispetto a quello cartaceo, auspico che ci sarà una pacifica convivenza tra i due formati. Temo però intensamente un futuro dove i libri saranno lucchettati, usufruibili solo su particolari dispositivi e, perché no, solo nelle fasce orarie in cui decideranno gli editori.

Stiamo attenti a non fare avverare questo futuro perché, come diceva Stefano Benni in Saltatempo, “Il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito, tenuto vivo. Basta mollare un attimo e tutto va in rovina”

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