Non serve bruciare i libri, basta fare in modo che la gente non li legga.
Questa bella citazione, di cui purtroppo non riesco a trovare l’autore, ritorna più volte nella mia testa in quest’ultimo periodo.
Non serve bruciare i libri, basta fare in modo che la gente non li legga.
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Questo articolo è bene iniziarlo con un disclaimer: parlerò di attualità, di studio, di educazione e di lavoro. Sarà una visione tremendamente pessimistica del mondo perché sono in una fase di profonda disillusione. Quindi, se non pensi di essere in grado di affrontare l’argomento o se ti sei appena iscritto ad un corso di studi e ne sei entusiasta, fatti un favore e vai a cercare qualche sito più divertente. Ma se vuoi leggere una analisi fortemente critica o se ci tieni a scoprire i miei deliranti pensieri: pillola rossa, continua a leggere e buttati a capofitto nella tana del bianconiglio.
In questi giorni sono diventato un allegro proprietario di un lettore di eBook. Non l’ho cercato, anche se non nego che li guardavo con interesse da tempo, mi è arrivato come regalo natalizio della società per cui lavoro. Quindi, non essendo un gioioso acquisto tecnologico, mi sento di provare a fare una recensione abbastanza imparziale. Sia chiaro fin da subito, non recensisco marca e modello, per quello scriverò un articolo tutto suo, voglio recensire il concetto di eBook stesso come sostituto del libro. Continua a leggere →
Questo è il primo articolo, quindi, come ogni primo incontro, sono necessarie le dovute presentazioni.