Los Angeles si trova alla fine della Route 66. Dopo tutto questo lungo viaggio sono due le cose che colpiscono: il traffico esagerato della città e l’oceano. Purtroppo come tappa ce la siamo un po’ giocata, nel senso che ci avevamo allocato un paio di giorni pensando che bastassero, ma in realtà uno l’abbiamo perso con un lungo giro nel traffico alla ricerca di luoghi famosi ma poco interessanti. La città è comunque piacevole ed i molti murales e le insegne varie la rendono molto colorata.
Quello che consiglio di evitare è il classico giro a Beverly Hills visto che non c’è molto da vedere. Non che fossimo andati a cercare persone famose, ma anche il quartiere di per sé non è così accattivamente: quello che alla fine si può vedere è semplicemente qualche scorcio di villa ed una quantità impressionante di recinzioni altissime.
Ci sono altri posti più interessanti, qua di seguito riporto un breve elenco di quelli che mi sono rimasti più piacevolmente impressi.
Griffith Observatory
Il Griffith è un osservatorio astronomico che domina la città, abbiamo avuto la fortuna di capitarci una sera in cui c’erano un dei volontari a spiegare un po’ di astronomia, ma da quel che ho capito gli eventi di questo tipo non sono rari. A parte l’osservatorio in sé, la bellezza è poi nel panorama: si domina una buona parte della città, che con le luci della notte diventa veramente bella, e si può vedere discretamente bene la famosa scritta Hollywood.
Come nota curiosa, ho successivamente scoperto che ci sono state girate alcune scene del famoso telefilm MacGyver, dove l’osservatorio appare come la casa del nostro agente preferito della Phoenix Foundation. Questo avviene però solo nell’episodio pilota, in tutti i successivi vivrà in posti diversi.
Venice beach
Nel 1905 Abbot Kinney decise di creare una sorta di Venezia americana scavando una serie di canali su una zona costiera e riempiendoli di gondole. Arrivati al 1929 molti di questi canali vennero riempiti, un po’ perché passati di moda ed un po’ perché ritenuti non troppo salubri, creando strade e marciapiedi. Solo alla fine del 1992 si decise di riportarne alcuni alla luce ridando un senso al nome del quartiere.
Ovviamente, il paesaggio ha poco a che fare con la vera Venezia, ma i canali rimangono comunque pittoreschi.
La cosa più interessante della zona rimane però la spiaggia, un posto veramente pieno di vita dove è possibile godersi un po’ di sole, mare, bancarelle ed anche qualche spettacolo.
Santa Monica
Santa Monica è una città accerchiata da Los Angeles, non si riesce veramente a vedere il confine tra le due visto che fanno, come tante altre tra cui Beverly Hills, tutte parte dello stesso agglomerato urbano.
Non mi dilungherò troppo su questa città, ma è d’obbligo citarla perché il punto finale della Route 66 si trova qua. Il punto esatto della fine della Route è cambiato nel corso degli anni, la mia guida ne riportava almeno un paio. Ad oggi è presente un cartello che marca la sua fine sul pontile, anche se ufficialmente questo non è mai stato parte della Route, è stato scelto perché è sicuramente il punto più caratteristico della città, nonché uno dei modi più romantici di fare finire una leggenda come questa.
A salire verso San Francisco
Anche se la Route 66 finisce a Santa Monica, il nostro viaggio è proseguito fino a San Francisco per altri abbondanti 600 Km. In questo articolo mi limiterò a dire che si può scegliere se fare la highway o allungare di un po’ il viaggio e godersi la costa. Noi abbiamo scelto la seconda opzione e sinceramente la consiglio a tutti: facendo questa strada si potranno vedere coste mozzafiato, ville da paura ed una buona dose di animali tra cui leoni marini e, se si è fortunati, qualche balena.
E come ormai siamo abituati, l’ultimo paragrafo è dedicato al rimando all’indice della vacanza.
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