Certe notti la macchina è calda
e dove ti porta lo decide lei
— Ligabue, Certe notti
Purtroppo no, non è la macchina a decidere. Ed a quel punto ti rendi conto che, nonostante i propositi di vagare per nuove strade senza meta, ti trovi a percorrere strade conosciute seguendo delle mete più o meno esplicite.
E quindi scopri un secondo problema: perché nonostante tutta la voglia di novità di cui hai bisogno e che aneli con tutte le tue forze, ti riduci ogni volta a cercare rifugio nella vecchia normalità ormai scomparsa?
Ed infine sopraggiunge tremendamente il terzo problema: a quanti pensieri e quante paranoie si può dare libero sfogo in 100 chilometri più o meno senza meta?
Forse l’unica scelta sensata in questi casi è lasciare libero sfogo ai pensieri senza porsi domande, perché alla fine:
Certe notti la strada non conta
quello che conta è sentire che vai
Interrogativi che non scherzano un cazzo, in qualche maniera sospesi in un limbo fra istinto e ragione.
In un posto che è lì e in cui qualche maniera si finisce quando non si sa bene dove si vuole finire.
Non ci si sta malissimo, ma guidate responsabilmente.
è l’eterno dilemma: stare seduto davanti al caminetto acceso in una uggiosa serata invernale o prendere la macchina per andare a trovare magari qualche vecchio amico? penso dipenda anche dall’età …… della macchina (naturalmente)!!